Uno stereotipo richiama la relazione Islam=violenza, nonché sopraffazione della donna (intesa come violenza di genere); un altro, Induismo=pace (mediato dalla figura di Gandhi).
Gli scontri fra culture sono a base religiosa o possiamo affermare il contrario? Su questo i giovani si interrogano… Perché nel web, aprendo il giornale oppure la tv è capitato di trovare la foto di soldati israeliani che pregano davanti ai loro carri armati, palestinesi di Gaza che invocano “Allah u akbar” (Dio è grande) e combattenti di Hamas che chiamano al jihad con le armi e inneggiando al martirio… e ancora rimane vero, purtroppo, che nel genocidio di Srebrenica, in Bosnia, negli attentati dell’11 settembre, di Madrid del 2004 come di Londra del 2005, ma anche nei più recenti conflitti armati (Siria, Afghanistan, Sudan, Nigeria…), la violenza è stata commessa in nome di ideali religiosi (o presunti tali).
I conflitti nell’era della globalizzazione rischiano di rafforzare modelli identitari in cui il fattore religioso – interpretato in maniera fondamentalista – diventa l’elemento cardine.
Occorre allora interrogare le diverse tradizioni di fede e le religioni, sul loro rapporto con la violenza e su cosa dicono i libri sacri riguardo a questo rapporto…per scoprire che alla loro fonte le religioni pregano la pace e che praticanti delle diverse tradizioni sono stati icone di mitezza, che parlano ancora a noi oggi.
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Le religioni, l’odio, la guerra, la pace - approfondimento culturale basilare per affrontare l’argomento dal punto di vista interreligioso. Le attività che sono adattabili anche a questo tema, sono presentate alla pagina PREMESSE METODOLOGICHE E DIDATTICHE
Spunti di ricerca e di riflessione dal web
Identità e violenza, di Amartya Sen – Ed. Laterza, 2006
Presentazione di slide sintetiche sull’induismo e sulla figura di Gandhi