“Una cultura che si riproduce sempre tale e quale (una cultura da ghetto o da riserva) è un cancro sociologico, una condanna a morte, proprio come una lingua che non si parla più, che non muta più elementi da altre lingue, che non inventa più, è una lingua morta. È dunque sempre abbastanza pericoloso voler difendere o proteggere le culture e illusorio cercarne la purezza perduta. Esse non hanno mai vissuto in altro modo che trasformandosi”
[da Marc Augé, La guerra dei sogni. Esercizi di etno-fiction, Eleuthera, Milano, 1988, p. 22]
Questa evidenza antropologica vale tanto più per le religioni.
E se è vero che “i frutti puri impazziscono”, anche le religioni – per non morire – sono chiamate a imparare l’arte dell’incontro con l’altro.
Essa chiede non solo buoni propositi, ma anche consapevolezza e competenze in ordine alle metodologie e alle didattiche.
Qui di seguito – curate da Marco Dal Corso e rivolte in particolare ai docenti – alcune premesse pedagogiche per imparare questa ermeneutica dell’alterità e saperla tradurre in attività educativa anche a scuola.
DOCUMENTI SCARICABILI
Premessa tematica per insegnanti
Ripensare l’identità. I frutti puri impazziscono
Il metodo del decentramento - Attività La scoperta degli altri
Il metodo della decostruzione - Attività sulla decostruzione
Il metodo della comparazione - Attività comparativa
Il metodo della narrazione - Attività narrativa
Le religioni sono mappe, non il territorio
Altre attività: Limoni, lime e arance (somiglianze e differenze); I punti (attività su pregiudizi e discriminazioni)
Le attività presentate possono essere correlate e declinate per un adattamento ai temi (ambiente; corpo, amore e sessualità; violenza, odio, guerra e ricerca di relazioni di pace) del percorso Dialogo interreligioso
Segnaliamo come buona pratica, l’esperienza del Progetto Dudal Jam – Centro per la pace: è promossa in Italia da un’ampia rete di Enti locali e associazioni. Sono i comuni piemontesi di Torino, Pinerolo, Piossasco, Orbassano, Avigliana, Villarbasse, Roletto, Airasca, Frossasco, None, Cantalupa, Borgo San Dalmazzo, Cossato, le Province di Torino, Potenza e Biella, il Comune di Mazzarino, Cem Mondialità e l’Associazione di solidarietà e cooperazione internazionale LVIA.